Mio figlio non “mi” mangia

Quando accompagno mia figlia alla Scuola dell’Infanzia sento mamme che si raccomandano (ore 8.30 del mattino) al figlio di mangiare tutto al pranzo che farà a scuola, invece di esortarlo a divertirsi! Sapete, in realtà ai bimbi non si dovrebbe parlare di “mangia tutto, la verdura fa bene, la carne ti fa venire i muscoli…”

A quell’età, quindi parliamo dai 3 ai 5 anni, i bambini devono avere un unico atteggiamento nei confronti del cibo proposto: la curiosità!

La curiosità di quell’età è partecipazione, aiuto nella preparazione dei piatti con la mamma, è gioco, è fantasia.. Insomma è fondamentale.

Un bambino smette di essere curioso nei confronti del cibo quando avverte i problemi intorno: le ansie della mamma, l’insistenza nell’assaggio dei piatti, il confronto con le altre mamme, ad esempio:

“Mio figlio mi mangia i cavoli, il minestrone, la pasta con le verdure…”

Questo getta le mamme di bambini meno appetenti in un baratro, iniziano a mettere in discussione persino la loro bravura di mamme.

No mamme, siate sicure di voi e fiduciose dei vostri figli, cercate di mantenere viva la loro curiosità, e se non mangiano la verdura a 3 anni rispettateli, continuate a riproporgliela, portateli nell’orto, spiegategli dove nascono le verdure, la frutta, raccontategli le storie di voi quando eravate piccoli  e che rapporto avevate con il cibo..IMG_20150506_112540.jpg

E togliete dal vostro vocabolario il non “mi mangia”: i bimbi sono persone a sè, vanno coinvolti in una graduale educazione alimentare nel rispetto dei loro gusti, delle loro “stranezze” e delle difficoltà che alcuni di loro hanno ad accettare piatti verdi o marroni.

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