Ogni Nutrizionista ha il proprio modus operandi, un modo di approcciarsi al paziente tutto suo.. Secondo la mia pratica lavorativa è vero che a seconda di ciò che mangiamo possiamo capire “come” siamo strutturati, ma bisognerebbe partire da molto lontano, dal vissuto di ogni persona. Per cui la frase più completa potrebbe essere: “Siamo quel che viviamo”.
Perché siamo emotività, siamo scelte, più o meno consapevoli…
Tanto del nostro vissuto si riflette sulla scelta dei cibi, e la scelta di uno su un altro mi rimanda a capire meglio il paziente che ho davanti.
Quando si intraprende un percorso nutrizionale la prima visita è dedicata proprio a conoscere chi ho davanti, cosa ha vissuto e cosa sceglie quotidianamente di portare in tavola. Non è solo rilevare peso, altezza, massa grassa, idratazione corporea.. Questo dura veramente pochi minuti, a fronte di tutto quello che può emergere in un’ora di colloquio!
E piú la persona è sincera e disposta a farsi conoscere, piú la dieta sarà cucita su misura!